Cura delle piante: 3 falsi miti da sfatare

Durante i miei sopralluoghi ho la fortuna di conoscere molte persone diverse tra loro, con alberi differenti cresciuti in luoghi a loro volta dissimili. Nonostante ciò, ascolto spesso richieste del tutto simili.

Per questo ho deciso di rispondere, in questo articolo, alle tre problematiche che mi vengono più di frequente esposte:

  1. Abbassare la pianta
  2. La pianta è pericolosa
  3. La pianta sporca

Abbassare la pianta: è giusto o sbagliato?

La pianta viene spesso vista come un pericolo solo perché “troppo” alta o perché “si muove quando tira vento”.

Sfatiamo un mito: non esistono piante “troppo alte”. La pianta ha un suo patrimonio genetico che ne regola la crescita, ed è il risultato di milioni di anni di evoluzione.

Ogni specie ha una sua altezza massima e minima, influenzata (come molte altre caratteristiche) dalle condizioni pedoclimatiche in cui l’individuo si sviluppa.

È importante capire quindi che gli alberi sono consci delle loro dimensioni e modificano la loro struttura per adattarsi al meglio all’ambiente circostante.

L’immobilismo delle piante

Un altro mito da sfatare è quello dell’immobilismo delle piante: le piante si muovono per svariati motivi, pur rimanendo ancorate al terreno.

Vedere rami e branche ondeggiare al vento è un bene in quanto quei movimenti oscillatori dissipano l’energia del vento andando a limitare le sollecitazione sulla zolla radicale e ne evitando il ribaltamento.

Discorso diverso se a oscillare è il fusto principale: in tal caso è bene contattare un valutatore di stabilità.

La pianta sporca?

“Le piante sporcano” è una frase che trovo ingiusta e fastidiosa. Ricordiamoci che dagli alberi traiamo un gran numero di benefici come la produzione di ossigeno, l’ombra, la mitigazione delle temperature, la cattura del particolato atmosferico.

È dimostrato inoltre che la presenza di alberi e verde generi dei benefici sociali e talvolta anche effetti curativi.

In cambio di tutti questi benefici e di molti, molti altri che non inserisco nel mio breve elenco, mi sento di dire che le foglie a terra siano un compromesso da accettare a occhi chiusi!

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